Il vecchio bocco di servizi igienici dell’ospedale
è stato costruito nel 2000, usando la tecnica della “pit latrine”: si tratta
cioè del sistema tipico usato anche dalle famiglie, e costituito da una
profonda fossa a perdere su cui si pone un lastrone di cemento con delle buche
tipo “turca” come gabinetti. La fossa comune è dotata di un alto sfiato (un camino
molto alto) che dovrebbe servire per incanalare i gas di fermentazione che si
formano al di sopra degli escrementi, e quindi prevenire gli odori.
La costruzione dei servizi è divisa in due
parti: quella anteriore ed antistante il reparto di pediatria contine 8
“turche” (usate per lo più dai degenti della pediatria e della maternità),
mentre quella posteriore contiene due docce ed un lavandino per lavare la
biancheria.
Nel 2000 la collocazione scelta per la
costruzione dei gabinetti era in effetti
sul perimetro dell’ospedale, in quanto noi pensavamo che il blocco attualmente adibito
a pediatria e maternità ci sarebbe bastato per tutte le nostre esigenza di
ricovero. Dietro i servizi igienici era tutto campo coltivato.
Poi l’ospedale è cresciuto come un fungo,
senza un piano regolatore, ma seguendo di volta in volta le esigenze di
servizio e la disponibilità di spazio; inoltre, i pazienti sono continuamente
aumentati ed i servizi igienici, dapprima periferici, sono venuti a trovarsi
esattamente al centro dei reparti di degenza: allo stato attuale dello sviluppo
di Chaaria infatti, di fronte ai gabinetti abbiamo la pediatria; dietro invece sorge
il reparto di medicina generale, mentre
dal lato verso la strada sta crescendo la nuova maternità.
Da non sottovalutare è poi il fatto che la
crescita esponenziale di utenti ha creato un nuovo problema che non avevamo
all’inizio, e cioè il fatto che la piccola ciminiera non riesce a far sfiatare
tutti gli odori, e quindi abbiamo sovente uno sgradevole “profumo di umanità”
proprio al centro dell’ospedale. A questo problema si aggiunge il fatto che,
per la stessa ragione sopra esposta, prima o poi quella fossa comune si
riempirà completamente.
Stiamo quindi studiando alcune ipotesi per
costruire nuovi servizi igienici per la pediatria in una collocazione diversa
da quella attuale.
Nell’area al presente occupata dai gabinetti,
potremmo ricavare dei locali da utilizzare in modo più razionale, data
l’estrema centralità della zona: una delle ipotesi potrebbe essere quella di
collocare lì gli uffici di ricovero dei pazienti... ma per adesso solo solo
idee, e non abbiamo ancora deciso nulla di certo.
Un altro progetto di lavoro, anch’esso legato
allo scarico delle acque nere, è quello della realizzazione di nuove fosse
biologiche che dreneranno in pratica tutta la parte bassa dell’ospedale (verso
la strada): i vecchi pozzi neri risalgono ancora agli inizi del dispensario di
Fr Lodovico, e non ce la fanno quasi più. Il piano sarebbe quello di costruire
le nuove fosse biologiche abbastanza lontano dalle costruzioni dell’ospedale,
nella parte di bananeto attigua al mortuario.
Può far sorridere se parliamo di gabinetti e
fogne, ma si tratta in realtà di lavori estremamente necessari, seppur meno
appariscenti di un nuovo reparto di maternità o di una sala operatoria.
Anche su questo contiamo sull’insostituibile
sostegno economico della “Associazione Volontari Missioni Cottolengo”, ed
anticipatamente ringraziamo tutti i suoi membri per i fondi che raccoglieranno
anche per questi nuovi progetti edilizi tanto necessari al buon funzionamento
dell’ospedale.
Fr Beppe e Fr Giancarlo
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