L’Uganda ha confermato la presenza di una epidemia di Marburg fever nei pressi di Kampala. Per il Kenya questo è certamente motivo di grosso allarme, in quanto l’Uganda non ha sbocchi al mare ed usa il porto di Mombasa per la maggior parte delle importazioni. Questo significa che ogni giorno ci sono centinaia di autotreni che transitano attraverso il confine delle due nazioni, ponendo il rischio di contagio ad un livello moltop più elevato rispetto a quello dell’ebola. L’ebola è infatti in Paesi molto lontani dal Kenya e con i quali i rapporti commerciali sono minimi.lunedì 20 ottobre 2014
Marburg Virus
L’Uganda ha confermato la presenza di una epidemia di Marburg fever nei pressi di Kampala. Per il Kenya questo è certamente motivo di grosso allarme, in quanto l’Uganda non ha sbocchi al mare ed usa il porto di Mombasa per la maggior parte delle importazioni. Questo significa che ogni giorno ci sono centinaia di autotreni che transitano attraverso il confine delle due nazioni, ponendo il rischio di contagio ad un livello moltop più elevato rispetto a quello dell’ebola. L’ebola è infatti in Paesi molto lontani dal Kenya e con i quali i rapporti commerciali sono minimi.Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido

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