Ringraziamo di cuore il Superiore Generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza per averci visitati qui a Chaaria.
Padre Lino Piano è in Kenya e Tanzania per una visita alle comunità cottolenghine ed ha un'agenda molto stipata, ragion per cui non si ferma mai più di un giorno (o al massimo due) nello stesso posto.
A Chaaria ha dedicato una giornata intera e qui ha trascorso anche la notte; ciò gli ha permesso di rendersi conto di persona di tutti i miglioramenti che abbiamo apportato sia alla struttura che al servizio negli ultimi due anni (infatti l'anno scorso non era riuscito a passare da Chaaria). Ha visitato con ammirazione la "nuova" sala operatoria anche all'interno, in quanto non l'aveva ancora vista finita.
Si è complimentato per la nuova maternità che gli è parsa bella e funzionale.
Con Padre Lino abbiamo discusso anche di problematiche importanti per il futuro della nostra missione e per la sua sostenibilità.
Abbiamo sentito la sua presenza paterna ed il suo affetto per noi e per Chaaria. Siamo riusciti a condividere insieme pranzo e cena, in quanto siamo stati miracolosamente risparmiati dalle emergenze in quei due momenti comunitari.
Stamane abbiamo celebrato insieme l'Eucaristia, ed è stato un momento bello e commovente (la Messa in Cappella per noi è ormai una rarità, e sempre partecipiamo all'Eucaristia in parrocchia).
Con Padre Lino era a Chaaria anche don Paolo Boggio, rettore del seminario cottolenghino di Torino: per don Paolo è stata la prima volta in Kenya e Tanzania, e quindi per lui tutte le missioni visitate sono state qualcosa di assolutamente nuovo. Ringraziamo anche don Paolo per l'affetto e l'entusiasmo che ha dimostrato per Chaaria.
I due sacerdoti italiani sono stati accompagnati a Chaaria dal rettore del seminario di Nairobi don Filippo, che ringraziamo per la disponibilità e per l'amicizia.
La visita del Padre Generale e di don Paolo ci ha rafforzati nell'unità con la Piccola Casa.
I momenti in cui cementiamo il nostro senso di appartenenza alla Casa Madre ed alla Spiritualità del Santo Fondatore sono sempre molto importanti per noi che viviamo lontani ed abbastanza isolati.
A volte la distanza e l'isolamento ci portano infatti a sentire che il nostro senso di appartenenza rischia di annacquarsi ed affievolirsi; come si dice spesso:"lontan dagli occhi, lontan dal cuore!"
E' un rischio che si corre in missione, ma le visite fraterne dei nostri superiori ci aiutano moltissimo e ci incoraggiano a portare sempre avanti il nostro servizio in comunione con la nostra "famiglia religiosa di origine" che è appunto la "famiglia cottolenghina".
A Padre Lino ed a Don Paolo auguriamo un felice ritorno in Italia domani notte.
Fr Beppe e Fr Giancarlo
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