mercoledì 26 novembre 2014

Donation from the Vatican

We wish to express our heartfelt gratitude to the “Corps of Gendarmerie” of the Vatican City for the generous donation to the Maternity and Paediatrics Services of our Mission Hospital.

The contribution we have received from the “Gendarmerie” is very substantial and it will be very helpful in the last push before we complete the new Maternity. 
It will also help us in the planned renovation of the Paediatrics Ward.
Together with the donation they have offered us also the plate you can admire in the photo.
The plate has been blessed in the “Pilgrim’s Chapel” in Vatican City at the presence of Dr Lino Marchisio (President of the Volunteers’ Association), Bro Giuseppe Meneghini (our former General Superior), Dr Pietro Rolandi (our senior general surgeon in Chaaria), Paola (a journalist linked to “For-A-Smile Association”) , and others.
As soon as we will receive the plate, we will place it on the wall of the new building, together with the others already in place.
Thank you very much to the “Corps of Gendarmerie” of Vatican City for their generosity and support towards our mission.
I wish to express a very special thanksgiving to Brother Roberto Trappa who has been to one allowing the donation to take place: it is through the friendship of Bro Trappa with some members of the Gendarmerie that we now can enjoy this precious donation from the Vatican.
May God bless the people helping us with generosity! 

Bro Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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