Entrambi erano ricoverati presso una struttura rurale in Tharaka. Le loro condizioni erano molto gravi, tanto che gli infermieri che gestivano quei dispensari avevano deciso di inviarli a Chaaria per un trattamento più specializzato. Sono arrivati più o meno nello stesso momento durante il week end appena trascorso.
Mercy, bambina di due anni, aveva i classici sintomi di una malaria cerebrale gravissima: coma profondo, febbre alta e convulsioni continue.
Antony, bimbo di circa un anno e mezzo, aveva invece una polmonite severa con importante distress respiratorio.
Ci siamo attivati per entrambi con tutte le procedure d’urgenza che abbiamo a disposizione, ed abbiamo seguito alla lettera i nostri protocolli terapeutici.
Mercy è rimasta in coma per ventiquattr’ore, ma poi è gradualmente migliorata, fino allo stato attuale in cui le convulsioni sono completamente controllate, lo stato di coscienza è ristabilito, la febbre scomparsa, e lei mangia normalmente.
Antony invece è rimasto contantemente in crisi respiratoria acuta e non ha risposto a nessuna delle terapie da noi instaurate. Non ha mai mostrato alcun segno di miglioramento e, nonostante l’ossigeno, le medicine somministrate e tutti i nostri sforzi, è andato in Paradiso in meno di otto ore dopo il ricovero, lasciandoci depressi e tristi.
La mamma di Mercy è ora chiaramente contenta, anche se è quasi pudica a mostrare la sua felicità: forse lo fa per scaramanzia, in quanto la sua bambina è ancora in ospedale e teme che qualcosa possa comunque succedere.
La madre di Antony invece non si è spostata un attimo dalla barella su cui giaceva il suo piccolino in ossigenoterapia: lo ha osservato piangendo in silenzio durante la sua agonia, ed alla sua morte è caduta nella disperazione più profonda.
Queste situazioni sempre mi toccano nel profondo e mi mettono davanti al limite umano: per entrambi i pazienti siamo intervenuti in modo assolutamente tempestivo; in ambedue i casi abbiamo applicato alla lettera i protocolli terapeutici prescritti.
Con Mercy però abbiamo avuto successo, mentre con Antony abbiamo fallito amaramente...e solo Dio sa perchè.
PS: nella foto vedete altre mamme presso la clinica per le vaccinazioni dei bambini a Kiamuri.
Fr Beppe Gaido
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