La novena di Natale è
iniziata ieri, anche se onestamente devo dire che, con la congestione tremenda
che abbiamo in ospedale, finora non sono riuscito a parteciparvi neppure una
volta.
Spero di riuscire a parteciparvi almeno una volta prima del 25 dicembre.
Vorrei oggi cogliere
l’occasione per augurare a tutti i lettori un Natale sereno e colmo delle
grazie del Signore.
Prego che il mistero
dell’incarnazione, del Dio che si fa uno di noi, possa portare a tutti gioia e
consolazione, nel considerare che non siamo mai soli perchè “il Verbo si è
fatto carne, ed è venuto ad abitare in mezzo a noi”.
A Chaaria vivremo il
mistero del Natale nel modo più incarnato e più vero: lo vivremo cioè con i
nostri malati per cui siamo felici di dedicare tutte le nostre energie e la
nostra stessa vita. Se riusciremo e non ci saranno emergenze, parteciperemo
alla messa di mezzanotte in parrocchia...se no, la nostra messa di Natale sarà
al fianco della persona che dovremo servire in emergenza.
Il giorno di Natale la
messa la vivremo in ospedale, come tutte le domeniche, in un abbraccio
spirituale con i nostri malati che vogliamo servire non solo “nei bisogni del
corpo, ma anche in quelli dell’anima”, come ci insegna il nostro Santo
fondatore.
Se Dio vuole, e non ci
sono emergenze, a Natale condivideremo la cena con le suore e con i quattro
volontari ora presenti (due di Torino e due di Poznan in Polonia), e ci
scambieremo un piccolo dono in semplicità. Tutto sarà molto semplice: non ci
sarà il panettone, ma abbiamo imparato a farne a meno da molti anni. Speriamo
di imparare a volerci bene sempre di più: questa penso sia l’essenza del
Natale.
Dai Buoni Figli già
abbiamo ultimato il presepio e forse faremo anche l’albero di Natale: questi
saranno probabilmente gli unici segni esterni del periodo natalizio in tuttta
Chaaria.
Natale è anche il momento
opportuno per ripetere il nostro grazie a tutte le persone che quest’anno ci
hanno aiutato con le generose offerte economiche, con l’affetto, con il
servizio di volontariato, con la stima e con il sostegno morale.
Personalmente dico grazie
anche a tutti coloro che hanno acquistato e promosso il libro “ad un passo dal
cuore” che ancora adesso ci sta aiutando a completare gli ultimi tocchi della
nuova maternità.
Il Signore conceda ad
ognuno di voi quanto il suo cuore desidera.
Buon Natale!
Fr Beppe Gaido e comunità
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