giovedì 25 dicembre 2014

Buon Natale

Con il post di oggi ancora una volta desideriamo augurare a tutti i lettori un Natale sereno e colmo delle benedizioni del Signore.
Nelle due foto condividiamo con voi alcuni momenti forti del nostro Natale: oltre alla Messa con i malati, abbiamo vissuto un’ora di adorazione nella nostra cappella, ed abbiamo pregato anche per tutti i nostri benefattori. 
A cena invece abbiamo vissuto una bellissima esperienza di fraternità in cui abbiamo condiviso momenti molto belli con il nostro parroco, con don Tortalla, con le suore e con i volontari presenti a Chaaria. 
A cena ci siamo scambiati dei piccoli doni che, senza pretese, hanno voluto significare che ci vogliamo bene.
Naturalmente poi l’altra anima del nostro Natale sono stati i malati che abbiamo servito, facendo del nostro meglio, anche oggi.
Da mezzanotte alle 4 del pomeriggio non abbiamo avuto alcun parto, ed eravamo quasi preoccupati che Gesù Bambino quest’anno non nascesse nella nostra maternità... 


ma poi alle 4.30 Gesù Bambino è arrivato ancora una volta anche a Chaaria, ed effettivamente era un maschietto... nato senza problemi e con dei pianti forti e vigorosi.
Ancora tantissimi auguri a chi ci legge ed a chi ci vuole bene.

Fr Beppe Gaido



Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....