NN è un giovane
maschietto proveniente dal Tharaka da una famiglia estremamente povera. La sua
casa vi può lasciar immaginare le sue condizioni di miseria (i bimbi nella foto
sono suoi cugini).
E’ sieropositivo
probabilmente dalla nascita, e da molti anni è ricoverato presso il Cottolengo
di Langata, dove riceve assistenza, formazione scolastica e terapie mediche.
I farmaci antiretrovirali
nell’ultimo decennio hanno fatto dei veri e propri miracoli qui in Africa, ed
anche questo bambino, che tutti pensavano morisse dopo pochissimo tempo, è
invece arrivato al termine della scuola primaria e necessita di circoncisione
rituale prima di poter accedere alla secondaria.
Non si potrebbe non
circonciderlo: ciò costituirebbe un elemento di ostracismo sociale per lui!
Al fine di offrirgli
un’operazione assolutamente sterile ed anche per impedire che altri ragazzi
potessero essere contaminati, abbiamo organizzato un’azionecombinata tra il
Cottolengo di Langata, il nostro ospedale e la comunità di Gatunga.
Il ragazzo è infatti
stato accompagnato dalle suore di Nairobi qui a Chaaria, dove abbiamo praticato
la circoncisione e lo abbiamo tenuto in ospedale fino a quando la ferita si è
completamente rimarginata.
A questo punto, le
sorelle di Gatunga sono venute a prenderlo e lo hanno accompagnato dal
sacerdote di una parrocchia del Tharaka che organizza corsi di formazione per i
giovani della zona appena circoncisi.
NN ha delle scatolette
che contengono i farmaci antiretrovirali che deve assumere, ed è assolutamente
indipendente e fedele alla terapia: proprio per questo potrà assumere le sue
medicine con regolarità e senza dare nell’occhio.
Nessuno degli altri
ragazzi (che a differenza di lui sono stati circoncisi nel dispensario di
quella parrocchia) verrà a sapere che lui è sieropositivo, ed in tal modo si
eviterà lo stigma che qui da noi è ancora molto forte.
Con tale azione sinergica
siamo quindi stati in grado di assicurare ad NN la sua circoncisione
tradizionale (così importante nella cultura locale), il corso di iniziazione
alla vita adulta (parimenti essenziale per potersi chiamare veramente adulto) e
la necessaria asepsi e prevenzione per la sua situazione HIV.
Anche in questo caso
abbiamo toccato con mano che, uniti, possiamo fare cose molto belle.
Fr Beppe Gaido
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