domenica 6 marzo 2016

Oggi domenica tranquilla

Carissimi amici e lettori,
oggi finalmente abbiamo vissuto una domenica relativamente tranquilla.
Non ci sono state chiamate notturne e la giornata è passata senza grossi sobbalzi. Ci sono stati due cesarei, ma entrambi sono capitati di mattina, dopo la Messa con i malati.
Con calma siamo riusciti a fare un buon giro in reparto, a visitare tutti i pazienti operati ed a dimetterne un bel numero.
Il bimbo del cesareo di ieri non sta male, anche se non ha la forza di allattarsi al seno e lo stiamo nutrendo con l'ausilio del tiralatte e di un contagocce.
Oggi è mancata la luce per molte ore, ma fortunatamente è appena arrivata, e questo è un grande sollievo per affrontare la notte.
Siamo alle porte di una nuova stagione delle piogge. oggi pomeriggio un fortissimo temporale con pioggia torrenziale e vento ce lo ha ricordato chiaramente: ne è seguito un bell'arcobaleno, ma le strade facevano già pietà e già oggi c'erano automobili impantanate nel fango.
Anche ora sta piovendo ed è per questo che la connessione è povera e non riesco a spedirvi la foto.
Informo i volontari che stanno per venire a Chaaria nei mesi di marzo e aprile di prepararsi a forti precipitazioni, perchè i metereologi dicono che il fenomeno El Nino non è ancora terminato.
A tutti auguro una buona settimana.

Fr Beppe

Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....