In questo periodo la pediatria è pienissima, e molti bambini hanno forme gravissime di malaria che provocano anemizzazioni severe ed assai rapide. Non è infrequente ricoverare un bimbo con 1.8 grammi di emoglobina. E' chiaro che la trasfusione è la sua unica speranza di vita.
Anche la maternità è un altro settore dell'ospedale dove l'anemia è di casa: da una parte le nostre mammine sono già abbastanza anemiche di base; dall'altra la gravidanza stessa provoca un peggioramento della condizione; inoltre è risaputo che le donne gravide sono più suscettibili alla malaria che a sua volta causa splenomegalia ed anemizzazione.
Non è infrequente aver bisogno di sangue nel puerperio, soprattutto quando si verifica la temibile complicazione della emorragia post-partum.
Sovente poi dobbiamo trasfondere dopo il cesareo, che abbiamo affrontato in emergenza con una emoglobina di partenza attorno ai 6 grammi. Ci sono poi i tanti casi di aborto e le non rare gravidanze extra-uterine: entrambe le situazioni sono delle emergenze ostetriche che in poche ore possono dissanguare una donna.
Pensiamo poi ai tanti interventi chirurgici che stiamo eseguendo grazie alla presenza di Pietro: anche in questo caso si deve a volte trasfondere... magari dopo una prostatectomia, un’ isterectomia con utero enorme, una gastrectomia per tumore.
Ci sono inoltre i molti casi di AIDS avanzato o di tumore in stadio terminale, dove spesso l'unico mezzo per tenere in vita una persona è darle del sangue.
Il sangue non è mai abbastanza, soprattutto per il gruppo 0 positivo di cui è portatore circa l'80% dei nostri malati. A volte capita che le poche sacche 0 positivo che riusciamo a procurarci, finiscono in una giornata.
La settimana scorsa sono morti due pazienti con emoglobina a 2, e per i quali non abbiamo trovato sangue compatibile: uno era zero negativo e l’altro A negativo.
Al momento l’unica fonte di sangue per la nostra emoteca sono i parenti del paziente, ma a volte rifiutano di donare o magari non sono compatibili.
Allora che fare?
Unica alternativa, almeno in emergenza è la donazione: io e Giancarlo doniamo ogni tre mesi. Il suo sangue è più prezioso perchè è 0 positivo; il mio lo è un po' meno in quanto A positivo... ma non viene buttato via comunque.
Sovente anche alcuni volontari generosi ci aiutano nella nostra quotidiana ricerca di sangue e generalmente donano il loro prima del ritorno in Italia.
Pure questo gesto di generosità per i nostri malati è certamente molto apprezzato. "Versare il proprio sangue" letteralmente in una sacca per Chaaria è un grande atto di altruismo e di solidarietà che può davvero salvare la vita di una persona.
Grazie quindi a tutti i volontari che ci donano il loro sangue.
La loro ricompensa la riceveranno dal Signore.
Fr Beppe
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