lunedì 25 aprile 2016

Mondovì

Chaaria da sempre si sostiene e va avanti anche grazie a tante generose donazioni di amici, volontari ed associazioni di volontariato.
Oggi il nostro pensiero va ad un gruppo particolare di benefattori che sono i nostri amici di Mondovì, dai quali abbiamo ricevuto una generosa offerta tramite Filippo e Carmen.
Come sempre, anche ai nostri amici di Mondovì promettiamo l'assoluta onestà e la trasparenza nell'usare la generosa offerta che oggi ci hanno voluto donare.
E' nostra intenzione impegare i soldi ricevuti per i molti pazienti che non hanno mezzi economici per curarsi e per sostenere le spese sanitarie.
Ogni volta che riceviamo un'offerta, istintivamente il nostro pensiero va a due brani del Vangelo: il primo è quello dell'obolo della vedova al tempio.
Ha dato poco e quasi di nascosto, ma il Signore l'ha lodata perchè ha donato tutto quello che possedeva.
Il secondo passaggio evangelico è quello in cui Gesù ci dice che "non sappia la nostra destra quello che fa la nostra sinistra": non abbiamo i nomi dei donatori che hanno voluto agire nell'anonimato, ma il Signore che conosce i cuori certamente li ricompenserà.
A tutti i nostri benefattori promettiamo la nostra preghiera riconoscente.

Fr Beppe e Fr Giancarlo

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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