sabato 23 luglio 2016

Alcuni sogni per i Buoni Figli

Il centro dei Buoni Figli ci sta molto a cuore e con l’arrivo di Fr Robert speriamo davvero che si possano migliorare tante lacune che in questi anni si sono venute a creare per motivi contingenti di mancanza di personale.
Certamente c’è molto da fare sia nel miglioramento del servizio diretto ai ragazzi, e sia anche nell’organizzazione del lavoro del personale dipendente impegnato nella gestione del centro.
Ci sono anche passi da fare per poter ottenere il riconoscimento giuridico del centro, finora riconosciuto solo come parte dell’ospedale e quindi tagliato fuori da eventuali possibilità di sostegno economico da parte dei ministeri che si occupano di disabilità e di orfani.
In tutti questi ambiti siamo certi che Fr Robert otterrà moltissimo e noi cercheremo di sostenerlo e di aiutarlo al massimo.
La struttura muraria poi ha dei problemi innegabili: è un centro  costruito trent’anni fa, ed onestamente gli anni si notano tutti!
Ci sono lavori abbastanza urgenti che intendiamo fare:
prima di tutto la riconversione di alcuni servizi igienici in cui ci sono vasche da bagno scomode ed anche pericolose per i ragazzi perchè troppo alte. Sarebbe nostra intenzione poter sostituire le vasche con delle doccie, più comode sia per i ragazzi come anche per i dipendenti.
Urge inoltre pensare ad un nuovo sistema di pannelli solari per l’acqua calda. Al momento abbiamo un sistema di pannelli centralizzato, che serve ospedale e centro allo stesso tempo. In pratica comunque risulta sottodimensionato ed a volte non c’è acqua calda nè per l’ospedale nè per il centro.
Iniziando dai bagni che pensiamo di ristrutturare e poi magari facendo una camera da letto per volta, sentiremmo il desiderio di mettere le piastrelle sul pavimento. 



Attualmente il pavimento è di cemento e ci sono tanti buchi e screpolature che possono anche diventare pericolosi sia per i ragazzi che deambulano come anche per le carrozzine.
C’è poi l’enorme problema del tetto che da più parti perde, con il risultato che piove dentro.
Naturalmente per tutto questo ci vogliono molti fondi...fondi che per adesso non abbiamo.
Mando però ora questo piccolo messaggio a chi fosse interessato particolarmente al benessere dei Buoni Figli.
Potremmo pian piano cominciare a raccogliere fondi e, un passo dopo l’altro, potremmo realizzare qualcosa per questi nostri ragazzi tanto bisognosi.


Fr Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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