lunedì 8 gennaio 2018
Mururu è volato in cielo...
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
2 commenti:
Buon viaggio caro Mururu, resterai sempre nei nostri cuori, è veramenter triste pensare di tornare a Chaaria e non trovarti li...ci mancherai.
Marco e Lisa
Grazie di cuore Nadia per quello che hai scritto. Mi manca Mururu, il mio amico del cuore, le sue parole sussurrate in un orecchio, la sua stretta di mano che non ti lasciava piu', il suo bisbigliare in un linguaggio che solo lui conosceva, la sua tenerezza con tutti, con gli orfani e con gli altri Buoni Figli. Mancherai a molti, carissimo Mururu!
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