martedì 14 maggio 2019

Brandon

Lo avevamo accolto a febbraio dopo che la mamma era morta in un altro ospedale durante il cesareo.
La famiglia ci aveva chiesto di tenerlo per sei mesi, soprattutto in considerazione del loro stato di poverta'.
Inaspettatamente hanno trovato ora una organizzazione che supportera' finanziariamente la famiglia, ed il papa' ha quindi richiesto di riprendersi il bambino.
Noi ovviamente siamo stati felici di affidare il bimbo al genitore, soprattutto dopo aver appurato che ci sara' un grande supporto nella cura del bimbo da parte della organizzazione di sostegno.
Auguriamo quindi anche a Brandon BUONA VITA!!!

Fr Beppe Gaido

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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