mercoledì 21 ottobre 2009

Ai labortoristi biologi

Carissimi amici Biologi,
vi scrivo questa breve lettera per invitarvi caldamente a fare una esperienza di volontariato con noi a Chaaria.
Il nostro laboratorio è ben attrezzato e ci sono moltissimi clienti, per cui la vostra opera sarà certamente apprezzata ed utile.
Come sapete, siamo un ospedale tropicale, e quindi dovrete anche cimentarvi con questo tipo di Medicina: la vostra giornata sarà assorbita in buona parte dal test per la malaria (facciamo solo la goccia spessa). Moltissimi saranno anche i campioni di feci per esame parassitologico a fresco. Abbiamo un sacco di tubercolosi, e la vostra conoscenza nel campo della diagnosi su escreato sarà molto gradita e valutata.
Non mancano poi esami del sedimento urinario, diagnosi biochimica e microscopica su liquido cerebrospinale per diagnsi di meningite.
Facciamo inoltre spermiogramma per infertilità maschile, e striscio uretrale e vaginale per diagnosi di infezioni sessualmente trasmesse.
Siamo inoltre in grado di eseguire test HIV, test per epatite B e C, conta dei CD4 in collaborazione con l'ospedale di Matiri e con Sant'Egidio.
Ci sono poi molti esami antigene-anticorpo: reazione di Widal per la diagnosi di salmonellosi; test per la Brucellosi, per la VDRL.
Abbiamo anche un piccolo apparato reumatologico, ma ci limitiamo alle ASLO per la diagnosi di febbre reumatica, e al Fattore Reumatoide, per l'artrite reumatoide appunto. Tra i test di flogosi possiamo eseguire solo la VES.
Abbiamo buoni strumenti per l'emocromo, e per gli esami di routine (renali, epatici, ecc). Possiamo inoltre eseguire gli elettroliti.
Tra gli esami della coagulazione, oltre alle piastrine, siamo in grado di offrire l' INR, oltre ai vecchi "bleeding test" e "clotting test".
Abbiamo una piccola emoteca. I donatori sono normalmente i parenti dei malati. Possiamo naturalmente eseguire i gruppi sanguigni, le prove crociate, oltre ai test di screening.
Il follow up dei pazienti diabetici viene eseguito con macchinette per la misurazione della glicemia, del tipo di quelle che utilizzate in Italia (qui però si usa una scala diversa, in mmol/l).
Naturalmente vi potremo offrire le protezioni necessarie: guanti, occhiali, maschere. Abbiamo una cappa aspirante per la preparazione dei campioni infettivi.
Pur avendo l'incubatrice, al momento non eseguiamo colture nè antibiogrammi, perchè i mezzi di coltura costano troppo.
Il laboratorio collabora inoltre alla preparazione dei citologici che poi mandiamo a Nairobi, quando già fissati.
Saltuariamente eseguiamo anche il sickling test, per l'anemia a cellule falciformi; lo striscio periferico con ricerca di blasti in circolo, per la diagnosi di leucemie; lo striscio con ricerca di amastigoti su prelievo di sangue splenico, quando sospettiamo una leishmaniosi viscerale.
Il laboratorio di notte è chiuso, ma naturalmente c'è la reperibilità 24 ore su 24 per le emergenze: normalmente si tratta di trasfusioni urgenti.
Il periodo migliore per venire ad aiutarci è, secondo me, tra gennaio e giugno, quando assistiamo ad un incremento sia dei casi di diarrea, che di quelli di malaria. Comunque di lavoro ce n'è sempre.
Per le date non posso assolutamente dire niente perchè non ho chiaro il calendario partenze, per cui chiedo a coloro che sono interessati, di contattare Fr Giuseppe Meneghini, Superiore Generale, o Lino Marchisio, presidente della Associazione.
Ci vediamo qui a Chaaria.

Fr Beppe

4 commenti:

Anonimo ha detto...

un caro saluto a tutti quelli che in questo momento stanno facendo del bene aiutando gli altri, volevo dirvi che vi ammiro tutti quanti per il lavoro che svolgete tutti i giorni x aiutare più persone possibili!

vi scrivo perchè anch'io sono uno studente al primo anno di biologia con indirizzo fisiopatologico che non vede l'ora di fare questo tipo di esperienza x aiutare quelli più sfortunati di me, se si potesse partirei anche subito ma con il fatto che non ho la laurea non sarei d'aiuto a nessuno, spero che un giorno anch'io possa far del bene!

vi mando un caro saluto dal più profondo del cuore

andrea

Anonimo ha detto...

un caro saluto a tutti quelli che in questo momento stanno facendo del bene aiutando gli altri, volevo dirvi che vi ammiro tutti quanti per il lavoro che svolgete tutti i giorni x aiutare più persone possibili!

vi scrivo perchè anch'io sono uno studente al primo anno di biologia con indirizzo fisiopatologico che non vede l'ora di fare questo tipo di esperienza x aiutare quelli più sfortunati di me, se si potesse partirei anche subito ma con il fatto che non ho la laurea non sarei d'aiuto a nessuno, spero che un giorno anch'io possa far del bene!

vi mando un caro saluto dal più profondo del cuore

andrea

Anonimo ha detto...

ciao:-) volevo congratularmi con voi per quello che fate..è meraviglioso! sono una studentessa del secondo anno di scienze biologiche e sicuramente un giorno mi farà estremamente piacere esservi utile. E' una realtà la vostra di fratellanza e di amore gratuito, cose sempre più rare da trovare in questo mondo di oggi. Mi spronate a dare il meglio di me negli studi.
Vi abbraccio di cuore.

Antonella

Anonimo ha detto...

ciao, mi sono molto emozionata a leggere questo articolo, ma vorrei sapere per poter fare il laboratorista biologo, quale percorso di studi universitario bisogna seguire?
che dio vi benedica, spero di potervi aiutare un giorno, un abbraccio...


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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