lunedì 30 novembre 2009

Lettera del Presidente dell'Associazione per il Progetto "Occhiali per l'Africa"

Trascorrono ormai quattro anni da quando è  iniziato il progetto occhiali per l’ Africa, pensato, progettato e coordinato dal Prof. Alessandro Corsini e sono tre anni da quando è avvenuto il primo incontro tra noi per la consegna del frontifocometro, donato dal Lions Club Albinea “Ludovico Ariosto”.
Questi  anni di collaborazione tra voi studenti, il Lions della vostra Città e noi volontari del Cottolengo hanno portato ottimi risultati per il servizio di oculistica svolto presso la Mission Hospital Chaaria, a favore delle numerose persone affette da patologie oculari.
L’ambulatorio oculistico di Chaaria è stato da voi attrezzato con lenti di prova, di un interpupillometro, di un frontifocometro e adesso anche dalla presente lampada a fessura oltre alla continua fornitura di occhiali che procurate a riscontro delle prescrizioni mediche che vi pervengono dalla nostra missione africana.
Tutto grazie al coordinamento che viene svolto all’interno del vostro Istituto.
A seguito di questo lavoro un gruppo di medici specialisti sta valutando la possibilità d’intraprendere la chirurgia oculare, come conseguenza evolutiva di quanto è già operante e che potrebbe iniziare già dalla prossima primavera se verranno accolte le domande di donazione della strumentazione operatoria presentate recentemente ad una struttura ospedaliera italiana.
Questo ulteriore e importante evento è gran parte  frutto della vostra costanza, la quale come vedete ci è di spinta per evolvere sempre al meglio nel nostro servizio di volontariato.
Esprimo quindi  la piena gratitudine per quanto fate.
Ai vostri docenti manifesto tutto il plauso perché non si limitano a trasmettere mere nozioni, ovvero tecniche di lavorazione, ma insegnano anche come applicare la solidarietà umana, che è importante nella vita di ogni persona.
Oggi voi studenti avete di fronte delle donne e degli uomini,  come i vostri insegnanti ed i componenti del Lions,  che svolgono con competenza il loro lavoro, che hanno una loro vita con impegni personali quotidiani, impegnativi, ma che nonostante questo si dedicano alla solidarietà, programmando il progetto occhiali per l’ Africa, coordinando le nostre azioni (perché noi oggi non saremmo qui senza il lavoro straordinario dei vostri insegnanti), oppure raccogliendo fondi - con tanta fatica - per l’acquisto di nuova strumentazione ottica da mandare in una struttura ospedaliera in Africa, come ha fatto la sezione Lions di Albinea
Da loro traete un  insegnamento su come maturare e considerateli a pieno titolo modelli umani e sociali da seguire.
Abbiate stima di queste persone.
Concludo invitandovi tutti a Torino dove con piacere vi accoglieremmo nella Piccola Casa della Divina Provvidenza, per una visita nel luogo dove operiamo e dove c’è la nostra origine da quando il Santo Cottolengo ha fondato questa opera nel 1828.
A voi tutti porgo il grazie del Superiore Generale Fratel Giuseppe Meneghini, dei missionari presenti a Chaaria, dei nostri volontari e soprattutto delle persone povere che beneficate con la vostra encomiabile dedizione.


Lino Marchisio





Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....