mercoledì 23 giugno 2010

Grande festa in Sardegna

L' incontro a Cagliari, a casa di Luciano, è stato un bellissimo momento di festa e di condivisione. Eravamo in tanti alla cena offerta dal gruppo in onore di Chaaria.
Abbiamo condiviso ricordi e speranze per il nostro impegno in Kenya.
Abbiamo anche avuto dei momenti programmatici, ed è stato stupendo considerare come ora il gruppo sardo abbia deciso di prendersi in carico e sponsorizzarci tutti i nostri handicappati mentali.
Questo loro impegno di raccolta fondi aiuterà moltissimo la nostra missione, in quanto, come tutti noi possiamo immaginare, i 52 ragazzi deboli mentali presenti a Chaaria non hanno parenti e, proprio per questo, costituiscono un "buco nero" dal punto di vista finanziario: per loro cioè ci sono solo uscite e non entrate.
Il gruppo si impegnerà anche in una raccolta fondi continua per aiutarci a pagare tutte le spese di elettricità.
A questo si aggiunga che a Cagliari già stanno predisponendo la partenza di un altro container, oltre al precedente appena arrivato a Chaaria.
Ci sono gruppi di volontari già pronti al nastro di partenza, ed in attesa soltanto del segnale che li condurrà "di corsa" all'aeroporto. Quanto entusiasmo ho visto a Cagliari... e non solo nei più giovani!
Abbiamo parlato molto del necessario coordinamento nell'organizzazione dei turni di volontariato, tanto con Torino, quanto con Catania e Milano... ma su questo credo che ora il meccanismo inizi a funzionare molto bene.
Ho anche avuto modo di conoscere varie iniziative del gruppo con finalità di raccolta fondi. Ho saputo che ci sarà un calendario, che per il passato era stato sempre realizzato per Camp Garba, mentre dal 2011 sarà venduto per Chaaria. Mi hanno spiegato che si organizzano cene e feste in cui la gente assai generosamente mette mano al portafoglio.
Ancora una volta ho preso coscienza di un grandissimo fermento, di una enorme stima nei confronti del lavoro da noi portato avanti a Chaaria, e di tantissimo affetto nei nostri confronti.
A noi la responsabilità di non tradire le attese di tanti volontari che guardano a noi e che da noi si aspettano impegno, dedizione, servizio incondizionato, amicizia... e soprattutto trasparenza.

Fr Beppe Gaido




Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....