Cara Nadia ti invio copia del
tema svolto dalla mia nipotina di 13 anni, sono stato a Chaaria nel giugno scorso, ho parlato spesso
con Valentina, di Chaaria ed in occasione di un tema per le vacanze di natale o
trovato alcune cose interessanti per una ragazzina.
Ciao grazie,
Franco
Guidobaldi
Tema: “Quest’anno, fra i regali
da scartare sotto l’albero, vorrei trovare un mondo diverso. Come me lo
immagino? Come dovrebbe essere secondo me?”
Sto preparando il regalo di Natale per mio
zio Franco: ho deciso di realizzare un filmino con la musica e le foto che a
fatto a giugno a Chaaria, in Kenya, come medico volontario.
Chaaria Hospital si trova a circa 400 chilometri a nord di
Nairobi, e un ospedale che
appartiene alle missioni del Cottolengo ….
Sto pensando all’enorme ingiustizia che vi
è tra il mondo occidentale e quest’altro, nel quale le persone soffrono la fame
e, non avendo nulla, non possono pagarsi le cure, molto care per poter
combattere le malattie mortali.
Vorrei trovare sotto l’albero di Natale un
mondo nel quale le persone più fortunate aiutassero quelle bisognose ad
affrontare i problemi di ogni giorno, da quelli più piccoli a quelli più gravi.
Tutti i paesi più ricchi potrebbero fare un piccolo sforzo, per contribuire
alla realizzazione di un mondo migliore, senza pensare solo al denaro che
domina pensieri ed azioni.
Da grande vorrei andare ad aiutare, come
volontaria, le persone meno fortunate di me, dando loro tanto affetto.
Per adesso posso iniziare a fare piccole
donazioni sulla pagina web dell’ospedale, e regalare a queste persone del
materiale per studiare o per lavorare.
Ammiro molto i medici che vanno a Chaaria:
sono persone che hanno un cuore molto grande, nel quale vi è spazio per tutti,
che lasciano temporaneamente la propria vita e le proprie abitudini per
dedicarsi completamente al volontariato e aiutare le persone più bisognose.
Lavorano tutto il giorno con questa gente, trasmettendo voglia di vivere e
cercando di curare gravissime malattie.
Fare volontariato è un’attività molto
difficile: bisogna avere un animo nobile, pronto ad ogni situazione ed essere
coraggiosi, con un’assoluta disponibilità verso gli altri.
Una testimonianza molto importante del
lavoro di questi medici, è quella del giornalista Bruno Vespa, arrivato in
visita all’ospedale di Chaaria a luglio 2011. Durante un’intervista per il
giornale Panorama, Bruno Vespa
racconta la sua esperienza in Kenya e la sua ammirazione verso i medici
volontari di Chaaria, e in particolar modo verso Fr Beppe Gaido, direttore dell' ospedale che ha abbandonato tutto per dedicarsi
all’aiuto dei più bisognosi.
Questa esperienza a Chaaria è piaciuta
molto a mio zio Franco, tanto che a giugno 2012 ripartirà per un’ altra periodo
di volontariato.
Fra 10 anni non andrà da solo, ma lo
accompagnerò io in quest’opera umanitaria, sperando di trovare sotto l’albero
un bel biglietto aereo per andare a costruire un mondo diverso.
Valentina Fasano
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