E’ stato molto difficile
quest’anno seguire queste due ragazze e la loro madre. Sono successe tante
cose, quasi tutte non molto belle.
Partiamo da Pamela: a
motivo del fatto che rifiutava di andare a scuola ed invece si dedicava alla
prostituzione minorile, in cambio di qualche dolce ed un po’ di cibo, le
autorità di polizia di Chaaria hanno deciso di portarla in un istituto di
correzione e rieducazione (non so dove... forse a Nairobi)... dopo alcuni mesi
però, per ragioni che non conosco bene, Pamela è stata dimessa ed è tornata a
casa dalla madre.
Abbiamo cercato di rimandarla alla scuola elementare di
Chaaria, ma essa ha rifiutato nuovamente ed è addirittura scappata da casa per
molti mesi (nessuno sapeva dove fosse!).
Adesso è tornata, e mi ha
promesso che rimarrà a casa con la madre senza più sparire, e che andrà
nuovamente a scuola a gennaio.
Sharon è più piccola e
per adesso sembra solo una bambina di “slum”, sempre sporca e sempre in giro per
strada con altri bambini della sua età e condizione sociale. Non ho sentito
niente per adesso che la colleghi a giri di malaffare o di pedofilia.
Normalmente va a scuola, anche se qualche volta “taglia”.
Il problema rimane la
mamma, che davvero è mentalmente disorganizzata e non riesce nè a prendersi cura
di se stessa, nè tantomeno a seguire queste due bambine.
Durante l’anno che si sta
chiudendo abbiamo fatto il cesareo ad una giovane donna che non aveva soldi: al
momento della dimissione, la gente di Chaaria mi ha detto che si trattava di
una sorella più grande di Pamela e Sharon, e che quindi anche per lei avrei
dovuto coprire io tutte le spese.
Di questa figlia maggiore quella donna non mi
aveva mai detto nulla, ed onestamente non penso che sia venuta a trovarla in
ospedale nel post-operatorio!
Sempre quest’anno ho pure
ricoverato la mamma di Pamela e Sharon per una revisione di cavità uterina
dovuta ad aborto incompleto: chi era il padre di quel bambino non nato nessuno
lo sa... certo è che questa donna è proprio un’irresponsabile e non è davvero
un modello per queste due bambine che cerchiamo di seguire con la
collaborazione del parroco, del preside e di alcuni vicini.
E’ ovvio che Pamela e
Sharon purtroppo a casa trovano un ambiente di miseria non solo economica ma
anche morale ed intellettuale.
Ringrazio comunque i
generosi benefattori che ci hanno permesso di assicurare loro il cibo, i
vestiti (anche se poi quella donna non li lava e spesso li perde o li vende),
il pagamento delle spese scolastiche e l’assistenza medica sia ambulatoriale
che ospedaliera.
Sono molto riconoscente ai
donatori che si sono dichiarati disponibili ad aiutarci anche per il 2015.
Che il Signore li
ricompensi e li benedica.
A loro dico io il grazie
che la mamma di Pamela e Sharon non sa esprimere. Ogni giorno cerco di
ricordare a me stesso che il Vangelo ci chiede di aiutare e di non giudicare i
poveri.
Fr Beppe Gaido
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