venerdì 25 agosto 2017

Joy

Carissimi amici e benefattori,

sono Joy e vi scrivo da Chaaria.
Dopodomani rientro a scuola ed oggi sono venuta a prendere i soldi per le tasse scolastiche che la vostra generosita' paga per me.
Il mio papa', povero ed ammalato di epilessia, non poteva non esprimere con un piccolo gesto la sua grandissima riconoscenza per ognuno di voi.
Ecco perche' oggi sono venuta con un pollo che la comunita' di Chaaria mangera' alla vostra salute.
La mia pagella e' stata molto bella.
Qui i voti sono un po' diversi che in Italia, ma ho tutti A e B, che sarebbe come dire che ho tutti 9 e 10. Spero siate orgogliosi di me!
Mi sto impegnando tanto in questo primo anno delle superiori e voglio dare il massimo, perche' so che devo meritarmi il grande privilegio di avere qualcuno che paga le tasse scolastiche per me.
Come sapete, io sono la prima orfana accolta a Chaaria nel 2001...sono quindi un po' una colonna nella storia di questa missione!
Per alcuni anni sono stata la figlia prediletta di Sr Oliva che si prendeva cura di me come una vera mamma; poi sono ritornata a casa dal papa' quando ormai camminavo ed ero troppo grande per il piccolo orfanotrofio di Chaaria.
Il papa' e' epilettico e commercia in polli.
Gli affari non vanno benissimo, ma per le elementari ce la siamo cavata perche' sono praticamente gratuite.


Comunque, non avrei mai potuto pensare alle superiori se non fosse stato per Carmen Falletta e l'Associazione "Matumaini" di Milazzo.
Sono loro che hanno deciso di sponsorizzare i miei studi e di darmi la possibilita' di sperare in un diploma.
Sappiate quindi, cari amici di Milazzo che questo pollo e' per voi, anche se mandarvelo e' risultato molto complicato, e qualcuno percio' lo mangera' qui in missione pensando a voi.
Grazie di cuore.
I miei bei voti vogliono essere il mio piccolo modo di contraccambiarvi e di esprimervi la mia grandissima riconoscenza.
Il papa' non sa scrivere, ma anche lui vi dice grazie!
Vado a scuola qui a Chaaria, in regime di semiconvittore.
Arrivo in classe alle sette di mattina e ritorno a casa alle 6 di sera.
La mia famiglia non abita lontano dalla scuola, ed in tal modo posso vedere il babbo tutti i giorni...obiettivamente preferisco non essere un'interna!
Grazie ancora di tutto.
Vi prometto una preghierina sincera.

Joy


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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