mercoledì 10 gennaio 2018

Missione compiuta

Carissima Naomi,
era il 2007 quando sei approdata a Chaaria paralizzata dal collo in giu' a causa di quella che forse e' stata poliomielite.
Muovevi appena la testa ed eri cosparsa di piaghe da decubito, non solo sul sacro, ma su gran parte della colonna vertebrale.
Ti abbiamo accolta nella nostra famiglia, ti abbiamo curata, abbiamo guarito i tuoi decubiti ed abbiamo fatto di tutto per fermare la tua paralisi e magari rimetterti in piedi.
Sei migliorata per mesi e mesi. L'uso degli arti superiori e' tornato, ma poi la paralisi si e' arrestata al bacino.
Avremmo voluto che tu camminassi ma purtroppo sei rimasta in carrozzina.
Ci sono poi stati due episodi di tubercolosi che hanno rischiato di farti morire, ma in quel campo siamo riusciti a guarirti.
Ti abbiamo riportato a scuola. Frequentavi la prima superiore quando la paralisi flaccida acuta ti ha sorpresa in modo drammatico e repentino.
Ti abbiamo dato il diploma delle scuole superiori. Abbiamo accettato di pagare una scuola migliore per permetterti di migliorare il risultato della maturita', facendoti ripetere l'ultimo anno.


E' poi venuto il college.tre anni e mezzo di scuola convitto.
Ora hai finito tutto: lezioni teoriche, laurea e tirocinio.
Sei ufficialmente una segretaria.
Dopo tanti anni e' venuto per te il momento di prendere il volo, di affrontare la vita al di fuori dell'istituzione-Chaaria.
Hai sentito la giusta attrazione per una vita il piu' normale possibile ed il piu' indipendente possibile.
Sei partita.
La tua camera e' vuota.
Il mio cuore e' pieno di malinconia e di ricordi, ma sono contento che tu si andata.
Ti ho voluto tanto bene, Naomi, pur tra tanti alti e bassi!
Ti auguro tanta felicita', una vita serena, il successo nel lavoro e tanto amore nella tua vita.
Onestamente mi mancherai molto, ma so che e' giusto che tu abbia preso il volo.
Non posso non ringraziare i generosissimi benefattori che ti hanno permesso di studiare e di avere in questi anni una vita di agi e di confort.
Il Signore sia la loro ricompensa.
Ora so che la tua vita sara' piu' dura, meno protetta, meno sponsorizzata, ma quello che costruirai sara' tuo, frutto del sudore della tua fronte.
So che ce la farai perche' sei intelligente e volitiva, e non ti lasci mai abbattere dalle situazioni.
Buona vita, Naomi.

Fr Beppe


Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....