
domenica 31 marzo 2013
All'alba di Pasqua

sabato 30 marzo 2013
Carbonchio (o antrace) cutaneo
venerdì 29 marzo 2013
Miasi
giovedì 28 marzo 2013
Buona Pasqua a tutti

Alina
mercoledì 27 marzo 2013
La nuova lavanderia
DONA IL TUO 5 x 1000
Per esprimere la tua scelta a favore dell' Associazione Volontari Cottolengo Mission Hospital Chaaria - Kenya (ONLUS), basta mettere una firma nell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale” e indicare nello spazio sottostante il codice fiscale della nostra ONLUS:
martedì 26 marzo 2013
A Chaaria non esiste una appendicite normale
lunedì 25 marzo 2013
6comeNoi, il Musical dedicato a Fratel Luigi

Un richiamo delle Nazioni Unite
domenica 24 marzo 2013
Standards of care in TB context
- Aerobic - Resistance to cold/freezing.
- Very sensitive to heat, sunlight and UV radiation.
- Ability to mutate from one form to another.
World TB day 2013
sabato 23 marzo 2013
Lettera di Maria
venerdì 22 marzo 2013
Il generatore romba da molte ore ... i continui black out
Ai volontari riuniti a Torino
giovedì 21 marzo 2013
Mercy e Linda: chi parte e chi arriva
mercoledì 20 marzo 2013
Un calcolo della vescica
martedì 19 marzo 2013
Malformazioni congenite a Chaaria

lunedì 18 marzo 2013
Servire in ginocchio
domenica 17 marzo 2013
La coltellata che ha segnato la mia domenica
sabato 16 marzo 2013
Chaaria: un'isola di pace
venerdì 15 marzo 2013
Operazione per un orfano
giovedì 14 marzo 2013
Le tante offerte che riceviamo
mercoledì 13 marzo 2013
Maria
La shamba

martedì 12 marzo 2013
Naomi è andata a scuola

Jackline
lunedì 11 marzo 2013
Nelson e Margaret
domenica 10 marzo 2013
Operare un'amica
Riflessioni
Fratel Dominic rientra in Italia
sabato 9 marzo 2013
Qualche pensiero a ruota libera

Ha vinto la pace
venerdì 8 marzo 2013
Thanks
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido